Perché l’immagine della home del sito è impostata sulla frutta?
Ultimamente mi sto occupando di Brand identity, e il marketing sensoriale è alla base per raggiungere il proprio target in quanto si occupa di veicolare al pubblico tutti quegli stimoli sensoriali che coinvolgono, influenzano la percezione, il giudizio e il comportamento del target, suscitando delle emozioni che portano chi le riceve ad acquistare un determinato prodotto. Gli studi dimostrano che la maggior parte degli acquisti sono frutto di scelte emotive. Il marketing sensoriale serve a creare un’atmosfera che incoraggi il consumatore ad acquistare il prodotto facendo leva sulla vista, l’olfatto, il tatto, il gusto e l’udito.
I sensi, prima della ragione, sono in grado di legare in maniera emozionale il consumatore a un prodotto o, meglio, a un brand. Il marketing sensoriale ha l’obiettivo di far pregustare l’esperienza, emozionare e rendere felici di avere una relazione con un detreminato brand.
Frutta e sensi, che senso ha?
Ho fatto una ricerca, adoro documentarmi e scoprire cose nuove! Secondo alcuni ricercatori il consumatore associa i cinque sensi alla frutta e sull’impatto che quest’ultima ha nei confronti di concetti quali genuinità, artificialità, salubrità e sensualità.
La melagrana con il suo colore rosso e la sua forma inconfondibile è associata alla VISTA, infatti è utilizzato come elemento decorativo presente sulla tavola nei giorni di festa, o per addobbi particolari.
Sulla mela ci sarebbe da scrivere un poema, infatti si potrebbe associare a tutti i sensi, ma il primo nella classifica è l’UDITO, in quanto il primo morso, dato dalla croncrattezza di questo frutto, coinvolge attraverso il suono il senso dell’udito.
L’arancia, l’inconfondibile sapore del succo d’arancia, la freschezza, deliziosa da mangiare spicchio dopo spicchio, non può che essere associata al GUSTO.
Il limone, con il suo profumo inconfondibile cattura il senso dell’ OLFATTO in un vortice inebriante.
Il TATTO è quel senso che consente il riconoscimento attraverso il contatto con l’oggetto; e la pesca, con la sua buccia vellulata, risulta il frutto più piacevoli al tatto.